“Sulla parola fondante come mimesis in Platone e Aristotele”

  • Lidia Palumbo Universicá degli Studi “Federico II” di Napoli

Resumen

Ci sono che fondano mondi e dunque ci sono mondi fondati da parole. Per fondare un mondo, una
parole deve essere capace di scavare fondamenta nel linguaggio e nel pensiero ed essere cosí capace di scoprire
una realtá segreta.
Platone e Aristotele rifletterono a lungo sulla capacita che hanno le parole di fondare mondi, sullo
stupore che questa capacita desta in chi si trovi ad osservarla, e ritennero che questo stupore sia il sentimento
proprio del filosofo, único essere vívente in grado di usare veramente le parole e di riflertere sulla facolta
iluminante del linguaggio. In questa relazione io mi occupo 1) della nozione di mimesis, 2) del paragone
stabilito dal Platone del Cratilo tra la parola e la spola e 3) deH'attivicá representativa che caratterizza ogn¡
forma di poesía secondo Aristotele (Poética, 4).

Publicado
2022-05-26
Cómo citar
Palumbo, L. (2022). “Sulla parola fondante come mimesis in Platone e Aristotele”. Iter, (15), 99-118. Recuperado a partir de http://revistas.umce.cl/index.php/iter/article/view/1871
Sección
Artículos